AMERIGO e il tesoro dell'isola di plastica

Durante il suo viaggio Rino si ritrova su una splendida spiaggia dai tratti incontaminati, la fine sabbia accarezzata dal mare, che a sua volta si confonde con il cielo. E' la spiaggia di Pisticci (MT).

Camminando vede una bellissima conchiglia, vicino una bottiglia di plastica abbandonata. Si china, prende la conchiglia tra le mani e sente un urlo provenire dalla zona retrodunale:

"brutto sporcaccione di un maialino, non ti hanno insegnato che in nessuna spiaggia italiana si possono raccogliere sassi, stelle marine, sabbia e conchiglie senza essere multati? perché non impieghi il tuo tempo a raccogliere i rifiuti che gli altri maialini come te hanno abbandonato durante l'estate".

Passano alcuni minuti ed ecco comparire lentamente un'anziana tartaruga caretta caretta.

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"signore qual è il motivo di tanto rigore nei confronti di chi raccoglie le conchiglie in spiaggia?" interroga ignaro Rino.

"La ragione risiede nei danni a lungo termine di questa pratica: senza le conchiglie si rischia di alterare l’habitat marino (creando pericolosi squilibri) riducendo la quantità di organismi che dipendono dai gusci. Inoltre prelevando sassi, sabbia e molluschi si favorisce l’erosione delle coste. Sono Amerigo, marinaio ormai in pensione e custode della spiaggia di Pisticci (MT). Anche se la legge non ammette ignoranze, sono disposto a perdonarti solo se mi aiuti a raccogliere queste bottiglie vuote e l'altra spazzatura che irrispettosi esseri rosa abbandonano ogni stagione. Sai giovanotto che, durante i miei viaggi, mi sono imbattuto in un'isola del tesoro dove tutto veniva riciclato e riutilizzato"

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Rino inizia così ad aiutare il rugoso Amerigo nella raccolta.

"Il segreto dell'isola del tesoro, nota sulle mappe come isola Circolare, stava nel differenziare i rifiuti che arrivavano dal mare. Milioni di tonnellate di plastica ogni anno venivano raccolte dagli abitanti dell'isola. Il vero problema erano (e sono) le microplastiche, difficili da raccogliere. Una tartaruga marina su due nel Mediterraneo ha ingerito plastica. Vista la situazione preoccupante il capo dell'isola ha avviato una campagna finalizzata a realizzare un’economia circolare della plastica basata sulla riduzione dei consumi, sul riutilizzo, sulla ricerca di prodotti alternativi a minor impatto, sul miglioramento della gestione dei rifiuti, sull’incremento del riciclo e sull’ampliamento del mercato delle materie secondarie. In poco tempo industrie virtuose di tutto il mondo iniziarono a contattare gli abitanti dell'isola circolare per acquistare plastica da riciclare per creare vasi, tubi, pannelli isolanti e tanto altro. Il rifiuto, grazie a pratiche virtuose, è diventato il tesoro dell'isola".

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